Parrocchia San Gaetano

67 articoli nella categoria Parrocchia San Gaetano

Redazione Parrocchia San Gaetano 05/01/2023 0

Avvisi Gennaio

Venerdì 6
EPIFANIA DEL SIGNORE
MESSE ALLE ORE: 8:30 - 10:30 - 12:00 - 18:00

Martedì e Mercoledì 10 e 11
RIPRESA CATECHISMO

Domenica 15
CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA: ore 15:00

Lunedì 16
INIZIO CORSO PREMATRIMONIALE: ore 21:00

Venerdì 20
INCONTRO SINODALE: ore 19:00

Tutti i Giovedì
ADORAZIONE EUCARISTICA: ore 17:00

Tutte le Domeniche
SANTE MESSE ORE: 8:30 - 10:30 - 12:00 - 18:00

 

 

 

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Redazione Parrocchia San Gaetano 05/06/2022 0

Celebrazione per il 60° anniversario della fondazione della parrocchia

Domenica 29 maggio, per il 60° anniversario della fondazione della nostra parrocchia di San Gaetano, S.E. Card. Mons. Angelo De Donatis, Vicario del Papa per la Diocesi di Roma, ha presieduto la Santa Messa delle ore 12 benedicendo poi la casa accoglienza che abbiamo realizzato in parrocchia nell'ambito del progetto di accoglienza Casa Mia.

"Nel giorno dell’Ascensione di Gesù, siamo chiamati, come i discepoli a vivere un tempo di attesa tra il distacco e l’incontro rinnovato verso cui siamo proiettati.
È un tempo di attesa che non si risolve in sterile nostalgia di ciò che non è più, né in pigra rinuncia all’oggi finché giunga il domani. Ma, piuttosto, in radicamento operoso nel presente, con l’occhio del cuore aperto al mondo, e alle sue ferite, e lo sguardo rivolto a-Dio, che ci affida alla potenza dello Spirito che sostiene il nostro andare."
È questo il messaggio che s.e. il cardinale Angelo De Donatis ha consegnato, ai ragazzi cui ha somministrato la cresima durante la messa, nell’anniversario della sua istituzione nel 1962 a chiesa parrocchiale, sessanta anni di presenza sul territorio e di doni ricevuti e condivisi. È un lungo cammino di servizio che oggi trova nuovo corpo nel progetto di accoglienza Casa Mia destinato a offrire un tetto, cui il Cardinale ha impartito la sua benedizione, a una nuova famiglia che si unirà alla famiglia di famiglie che i Padri Teatini, tutti quelli che hanno guidato la comunità dai primi anni sessanta a oggi e che ne hanno percorso tratti di strada insieme, ci hanno insegnato a costruire.

È stato un momento emozionante ripercorrere con le immagini e le parole quegli anni in cui la nostra parrocchia ha visto la luce. Un momento che vogliamo ricordare con il testo integrale, in latino e in italiano, dell'Atto di Fondazione della parrocchia, datato 29 maggio 1962, a firma di s.e. Cardinale Clemente Micara, Vicario Generale di Sua Santità, e con alcune immagini che abbiamo proiettato durante la messa.

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Redazione Parrocchia San Gaetano 30/04/2022 0

"Papà" Luca accende la miccia... dei giochi

Luca Napolitano è stato scout nella nostra parrocchia e poi, con spirito di servizio, ha anche svolto il ruolo di animatore dell'Azione Cattolica Giovani insieme a Matteo Aliffi. Sempre pronto a fiutare occasioni in cui offrirsi generosamente, dopo aver coinvolto molti anni fa la nostra parrocchia nel gemellaggio con il paese di Lucoli, colpito dal terremoto, in questi giorni ha deciso di passare il suo periodo di ferie presso la Caritas di Lublino, in Polonia,  per animare i giochi dei bambini ucraini rifugiati. Ecco la cronaca di una delle sue giornate. Un grazie caloroso a Luca.

Ciao,
Ieri non vi ho scritto nulla perché sono tornato la sera stanchissimo da una casa di accoglienza di bimbi rifugiati. Eravamo nel paesino impronunciabile di Księżomierz, in piena campagna a sud di Lublino, nella profonda Polonia rurale, in mezzo a tavolate sterminate di verde, dove praticamente ho fatto animazione per 5 ore filate senza fermarmi, manco per il pranzo. La casa era semplice, ma carina con un bel parco attorno. Non è una casa Caritas, ma è finanziata dalla Caritas, quindi suor Monika, che mi ha accompagnato insieme a suor Agnese, ci si reca ogni tanto per sorvegliare che tutto vada bene e per ispezionare il corretto utilizzo dei fondi stanziati.

Ci saranno stati circa 15 bimbi, senza contare i ragazzi più grandi. In pratica io sono arrivato e ho solo acceso la miccia. Ricordo che i primi due bimbi che ho incontrato erano i gemellini biondi Sasha e Pasha, che avranno avuto 3 anni, tutti e due belli sorridenti, poi dal resto del gruppo sono stato letteralmente (LORO MI HANNO) sommerso di attenzione, che credo fosse una voglia inesauribile di affetto, divertimento, contatto fisico, tenerezza ecc ecc... Soprattutto le bambine erano quelle più agguerrite a contendermi, mi prendevano per mano, mi camminavano accanto, volevano essere portate sulle spalle.

Una di loro, Veronika, credo di 4 anni circa, è stata incredibile, perché senza nemmeno conoscermi è entrata dalla porta della saletta dei giochi mentre avevo appena iniziato a intrattenere qualche bimbo, e mi è letteralmente corsa incontro per abbracciarmi con un sorriso e due occhi indescrivibili che sembravano il ritratto esatto della gioia, e da quel momento fin quando è risalita per il riposino non si è più voluta staccare da me.

A parte questo, durante le cinque ore si è giocato-giocato-giocato senza soluzione di continuità. Nemmeno adesso riesco a fare la lista di quello che abbiamo fatto, ma loro erano attratti da tutto e rispondevano a ogni stimolo. Per dirne una, a turno abbiamo ricoperto di mollette qualche bimbo dalla testa ai piedi, dopodiché era d'obbligo il giro d'onore (o dell'orrore) da sotto a sopra, passando dal corridoio stretto e buio delle camerate, in processione dietro al bimbo sommerso di mollette, che in quello stato era diventato non si sa come un feroce zombie.

Alla fine, più assetato che stanco, mi sono seduto a bere un bicchiere d'acqua su degli scalini, e vicino a me stavano 3 bimbe. Una di loro, la più piccola, di circa 3 anni, che nemmeno avevo visto fino a quel momento, perché non era stata con noi durante i giochi, mi chiama "papà" e la mamma le dice subito qualcosa tipo: "sì, papà Luca, poi papà Tizio, papà Caio, papà Sempronio".

Ovviamente non faccio domande. A tempo scaduto ho dovuto riordinare il mio valigione dei giochi: mettere ogni cosa dentro esattamente come ne era uscita davanti agli occhi dei bambini. Intorno si è creato un clima di silenzio. Fare questa azione mi è sembrato crudele, in un certo senso l'ho avvertito come un tradimento, e vederla deve aver dato la stessa sensazione ai bambini, l'amputazione improvvisa di qualcosa di bello e felice.

Quando siamo ripartiti ho detto a suor Monika in macchina: non so se è più crudele andarsene o non venire proprio.

Giovannella

 

 

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Parrocchia San Gaetano 10/03/2022 0

Un camioncino carico di affetto per l'Ucraina

Può la Provvidenza assumere le sembianze di un camioncino? Pare proprio di sì. È quello che è successo giovedì 3 marzo nella nostra parrocchia. Un camioncino della parrocchia di Santa Elisabetta, che era venuto per scaricare il ricavato della raccolta effettuata nella sua zona, è invece stato riempito con il materiale per l’emergenza Ucraina frutto della generosità dei parrocchiani e degli abitanti del nostro quartiere, proprio mentre c’era il dubbio di non riuscire a stipare nelle macchine tutti gli scatoloni da portare nel centro di raccolta della Basilica di Santa Sofia, a via Boccea.

Infatti, la nostra parrocchia tramite una famiglia ucraina ben conosciuta, si è messa in contatto con la Basilica ricevendo delle indicazioni ben precise sulla tipologia di generi di cui c’era urgente richiesta. Forse non tutti sanno che la Basilica di Santa Sofia è la chiesa della comunità greco-cattolica ucraina di Roma e che è stata realizzata sulla base dei progetti originali per la costruzione della cattedrale di Santa Sofia a Kiev. Aspetto che in questo momento diventa molto significativo e commovente sapendo i gravissimi rischi che corre la basilica originale.

In seguito a questi contatti è stato subito lanciato un appello per la raccolta di materiale medico sanitario, che va, da quello per le  piccole necessità quotidiane di bambini ed anziani (pannolini, pannoloni, salviettine, traverse, termometri), a farmaci per malattie da raffreddamento (paracetamolo, antibiotici, vitamine); fino ad arrivare a medicinali sempre più specializzati che possano servire in sala operatoria o per patologie più gravi.

Ed è veramente sorprendente constatare come tante persone che pure escono da un periodo pieno di problemi dovuti alla pandemia, abbiano accolto con generosità e sincera partecipazione  l’appello lanciato dal parroco. Una delle sale della parrocchia è stata appositamente riservata alla raccolta e alla selezione dei farmaci a cui si sono dedicati membri della comunità ucraina, volontari della parrocchia e medici che hanno dato alcune preziose indicazioni per la suddivisione dei medicinali meno conosciuti. A questo si è aggiunta la collaborazione della farmacia Grana che ha applicato degli sconti ai farmaci destinati all’Ucraina, provvedendo anche a suddividerli per tipologie.

Anche coperte e giacconi sono stati consegnati ad alcune associazioni, tra cui il Salvamamme, che si sono offerte di recapitarli in Polonia, Romania e Ungheria, per i profughi che arrivano giornalmente, anche se in questo momento la raccolta di abbigliamento e coperte è sospesa per problemi di trasporto.

Dolore, emozione, gratitudine e preoccupazione si leggono in ogni momento sui volti delle persone che arrivano, aiutano, si fermano a parlare. Sentimenti espressi e affidati al Signore anche nei messaggi che si susseguono nelle chat, ben sapendo che tutto è affidato alla buona volontà degli uomini, ma anche alla protezione di Maria a cui viene rivolta sempre più spesso in questi giorni un’antica preghiera  del III° secolo,  conosciuta anche dalla chiesa ucraina:

Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio.
Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,
ma liberaci da ogni pericolo,
o Vergine gloriosa e benedetta.

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Parrocchia San Gaetano 26/02/2022 0

Veglia di Preghiera per il Sinodo

Venerdì 4 marzo, alle 19:30, si svolgerà in parrocchia una Veglia di Preghiera per iniziare un cammino che ci conduca al Sinodo con più consapevolezza e con più partecipazione. Il cammino della Chiesa nei prossimi anni è affidato alla responsabilità di ognuno di noi.

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