Preghiera e raccoglimento nel Triduo Pasquale

I momenti vissuti da Emmanuel Burh durante il Triduo Pasquale

Redazione Parrocchia San Gaetano 08/05/2025 0

Ho celebrato la Settimana Santa nella Chiesa di San Gaetano a Roma. Con la messa vespertina prima della Domenica delle Palme, i fedeli avevano già creato un clima di preghiera e di raccoglimento sotto la guida del parroco, P. Umberto. Questo mi ha poi condotto nello spirito di camminare con il Signore Gesù, uniti nel suo mistero pasquale.

IL GIOVEDÌ SANTO

Il Triduo Pasquale è stato un evento speciale e significativo. La liturgia del Giovedì Santo è stata presieduta dal parroco accompagnato dai viceparroci e da me come diacono. I due seminaristi, Abin Mathew e Mevan Rafael, del nostro Collegio Urbano, hanno servito come ministranti all'altare. I due momenti importanti della celebrazione sono stati la lavanda dei piedi e la reposizione del Santissimo Sacramento. Dopo l'omelia, il parroco è sceso dall'altare per commemorare l'umile gesto della lavanda dei piedi compiuto da Gesù come perfetto esempio di servizio e amore; io l'ho seguito per assistere. Mi ha ricordato simbolicamente di vedere Gesù, che si è umiliato (cfr. Fil 2,8), è sceso dal trono e si è disposto a servire e non a essere servito (cfr. Mc 10,45). L'episodio spinge ulteriormente a ricordare Papa Francesco, che con le sue stesse parole e il suo esempio ha chiamato la Chiesa a essere una Chiesa a servizio degli altri. Inoltre il Santissimo Sacramento dopo la Coena Domini è stata divinamente portato in processione in un clima di devozione e adorazione. Il luogo preparato per esporre il Santissimo Sacramento era molto contestualizzato, evidenziando il pellegrinaggio attraverso la Porta Santa. L'adorazione è continuata fino a mezzanotte, ricordando l'importanza di vegliare e pregare (cfr. Mt 26,40-41).

IL VENERDÌ SANTO

Il venerdì si è svolta la liturgia della venerazione della Croce in commemorazione della passione e morte del nostro Salvatore Gesù Cristo. La lettura della Passione è stata eseguita con diversi personaggi (Gesù, Pilato, Pietro, la folla, ecc.), e, sebbene fosse lunga, i fedeli, soprattutto gli anziani, l'hanno ascoltata con pazienza e devozione. Lo svelamento della croce richiama la centralità del momento della morte di Gesù sulla croce, e siamo stati chiamati a trascorrere del tempo in adorazione della croce. Mentre il coro continuava a cantare, i fedeli si sono avvicinati in processione per venerare la Croce. È stato un momento di grazia per me sostenere la Croce; in quel momento ho avuto la sentita grazia di stare in piedi in supporto di Gesù, che ha affrontato la morte per risuscitarmi alla vita.

LA VEGLIA PASQUALE

La celebrazione della Veglia Pasquale è iniziata alle 23:00. Il parroco ha iniziato la Liturgia della Luce presso il parcheggio della chiesa. I fedeli, portando le candele accese dal Cero Pasquale, si sono incamminati verso la Chiesa seguendo il Cero. Poiché, tutte le luci erano spente, la luce del Cero Pasquale ci ha guidato nel tempio del Signore. Successivamente, abbiamo seguito la Liturgia della Parola, la Liturgia del Battesimo e la Liturgia Eucaristica. Vi è stato un momento di grande gioia, proprio nel momento in cui cantavamo la gloria del Signore risorto. Tutta l'assemblea ha partecipato con cuore gioioso alla Risurrezione del Signore. Dopo la celebrazione, ci siamo scambiati gli auguri di buona Pasqua e ognuno è tornato alle proprie case, portando nel cuore la gioia della Pasqua. Il bellissimo messaggio pasquale trasmesso dal parroco potrebbe essere riassunto in queste poche righe: il Signore Risorto, che ha rotolato via la pietra dal sepolcro, venga anche a rotolare via le pietre che chiudono i nostri cuori, rinnovandoci con la grazia della Sua Risurrezione. Che la luce del Cristo Risorto illumini sempre il nostro cammino e riempia il cuore di pace, speranza e amore.

Emmanuel Burh
diacono e studente del Collegio Urbano "de Propaganda Fide"

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Calendario dell'Avvento con riflessioni sul Natale

Di seguito troverete il nostro Calendario dell'Avvento che offre, giorno dopo giorno, riflessioni e preghiere dedicate al periodo dell'Avvento e del Natale.
Sono parole che ci hanno donato personaggi come San Giovanni Paolo II, Cardinale Martini, Don Tonino Bello, Don Pino Puglisi, Sant'Agostino e tanti altri.

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Festa di Ognissanti

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati a causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
(Mt 5,8-10)

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Redazione Parrocchia San Gaetano 09/10/2024

Credere oggi: il percorso di quest'anno

Mercoledì 23 ottobre riprenderemo il nostro cammino dentro il Credo.
Il Credo ricorda a tutti le centralità della fede cristiana: Dio, Gesù Cristo Figlio, Lo Spirito Santo e la Chiesa.
Quest’anno porremo alla nostra attenzione la parte centrale dell’antica formula apostolica (anche detta Simbolo apostolico), quella incentrata sulla figura di Gesù il Cristo, il Figlio di Dio.

Lo scorso anno abbiamo iniziato il percorso riflettendo sul Credo ed il credere, su Dio, Padre, Onnipotente e Creatore. Chi ha partecipato ha potuto tornare a riflettere sulla nostra fede cristiana, sulle basi che l’hanno costruita e ancora oggi la sorreggono. Per tutti ricordo che gli incontri sul Padre possono essere ancora visti sul sito della parrocchia (cliccare qui).

Tutti noi della comunità cristiana di San Gaetano, così come tutta la Chiesa, abbiamo bisogno di riscoprire su quali basi la comunità composta da qualche decina di persone, rimaste fedeli al Cristo dopo la sua morte, abbia potuto trasformarsi in un popolo che ha camminato per 20 secoli nella storia della nostra umanità, continuando ad annunciare il Signore ed il suo Vangelo.
Il fondamento di questo popolo, di noi cristiani, e della sua capacità di rimanere nella storia, è da cercare esclusivamente nella scrittura, in Gesù e la sua Parola.

E proprio questo fondamento che la comunità di San Gaetano cerca di riproporre al centro della fede e della vita di ognuno di noi: ripensare la nostra fede cristiana, tornando alla radice di essa, non come ripetizione di concetti e formule che si tramandano nel tempo perdendo sovente, nel percorso, valore ed efficacia, bensì come recupero di radici profonde, cercando di rimettere in gioco convinzioni spesso vacillanti e non più sicure; riascoltando, riflettendo, pregando su di esse.

La Chiesa di Roma ci ricorda che “La progressiva secolarizzazione della nostra società ci porta a vivere in una cultura che, pur mantenendo alcuni aspetti e tradizioni cristiane, è di fatto distante dal Vangelo. Per molti il messaggio cristiano non è qualcosa di sbagliato da combattere, ma semplicemente irrilevante: la nostra tradizione e i simboli religiosi sembrano aver perso la capacità di trafiggere i cuori, di render inquieti e recettivi; il linguaggio che usiamo sembra non essere più in grado di comunicare; la visione cristiana della storia sembra non fornire più la grammatica per interpretare la vita e oggi alcune categorie fondamentali (come salvezza, vita eterna, grazia, peccato) suonano come parole vuote. È quindi urgente ripensare e ridire la fede, cioè fare teologia, che non è faccenda riservata a preti e vescovi, ma è pensare la realtà da credenti e vivere la fede da esseri pensanti” (Diocesi di Roma - Linee guida per il cammino pastorale 2024/25).

L’invito è rivolto a tutti: credenti praticanti, credenti tiepidi nella fede e poco praticanti, scettici e sfiduciati dalla fede e dalla Chiesa, genitori dei bambini del catechismo di comunioni e cresime, prossimi sposi. Un invito che ci interpella e ci coinvolge tutti, lontani e non credenti che intendono ascoltare “cosa dice il cristianesimo”.

Questo percorso, che facciamo comunitariamente, è guidato da don Francesco Cosentino, professore di Teologia Fondamentale presso l’Università Gregoriana di Roma. Chi lo ha ascoltato nei precedenti incontri ne ha potuto apprezzare la chiarezza nella esposizione, la capacità di attualizzare i contenuti, di lasciare a tutti spunti di riflessione ed interrogativi.

È un’opportunità di mettersi in ascolto, di lasciarsi interrogare e stupire dalla forza Credo.

Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 19,00 per concludersi entro le 20,15.

Maurizio Giagnoli

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