Parrocchia San Gaetano:
Via Tuscania 12 - 00191 Roma
Tel: 06 8608775 - Cell.: 333 5697733
Ufficio Parrocchiale:
Via Poggio Martino 1
Lun - Mer - Ven: ore 16:00 - 18:00
Mar - Gio: ore 10:00 - 12:00
Sab - Dom: CHIUSO
Sante Messe
Feriali: 9:30 - 19:00
Festive: 8:30 - 10:30 - 12:00 - 19:00
(dal 29 giugno: 8:30 - 11:00 - 19:00)
Per sostenere la Parrocchia:
IBAN - IT22N0538703263000004048066
BPER Banca - intestato a: Ente Ecclesiastico Parrocchia S. Gaetano
Diocesi settore Nord: Vicario Episcopale - Rev.do don Stefano Sparapani
Cardinale Titolare: Sua Em.za Rev.ma Cardinale Diego Rafael Padrón Sánchez
Prefettura XIII
Quartiere Fleming/Flaminia - XV Municipio
La nostra Parrocchia da anni partecipa ai progetti UE per la lotta alla povertà anche tramite la distribuzione settimanale di aiuti alimentari ai sensi del Fondo Sociale Europeo Plus.
Le nostre ultime News
Redazione Parrocchia San Gaetano 16/06/2025
Cambio orario messe domenicali
Da domenica 29 giugno
le messe saranno celebrate nei seguenti orari:
8:30 - 11:00 - 19:00
Redazione Parrocchia San Gaetano 02/06/2025
Rendiconti economici della parrocchia
Tra gli adempimenti di ordine amministrativo che ogni Parrocchia è chiamata ad assolvere in base alla normativa canonica, vi è la redazione del Rendiconto annuale.
Il Rendiconto, che comprende sinteticamente tutte le attività della parrocchia, rappresenta uno strumento di fondamentale importanza per la verifica della corretta, ordinata e trasparente gestione amministrativa dell'Ente Parrocchia.
Ogni anno, il Rendiconto viene affisso in parrocchia. Da quest'anno, vogliamo offrire una maggiore visibilità, con la pubblicazione sul nostro sito.
Al momento, è presente il Rendiconto relativo all'anno 2024, presto però pubblicheremo anche quelli degli anni precedenti.
La pagina dedicata ai Rendiconti della nostra parrocchia è visualizzabile cliccando qui, ed è presente, come sottovoce, all'interno della voce principale "Chi siamo" del menù principale.
All'interno di questa pagina, sarà possibile scaricare e visualizzare i Rendiconti pubblicati.
Redazione Parrocchia San Gaetano 29/05/2025
Credere oggi: il percorso del secondo anno
Mercoledì 21 maggio, con un breve incontro e un successivo momento di convivialità, abbiamo concluso la seconda parte della catechesi sul Credo.
Dopo il primo anno, nel quale abbiamo percorso la prima parte del Credo, e cioè Dio/Padre/Creatore, quest’anno abbiamo concentrato la nostra attenzione sulla parte successiva e cioè su Gesù Signore, Figlio di Dio, disceso dal cielo, crocifisso risorto, asceso al cielo, di nuovo verrà nella gloria a giudicare i vivi e i morti, il suo Regno non avrà mai fine.
Abbiamo continuato a porci la domanda con la quale iniziammo lo scorso anno, e cioè se abbiamo mai riflettuto su quello che pronunciamo nel Credo, sulle basi della fede. Dicendoci che avevamo bisogno di “ridire la nostra fede”.
È stato un bellissimo confronto con le fondamenta della nostra fede cristiana, ma per nulla facile e scontato. Ci siamo tutti interrogati sugli enunciati della fede imparando anche a guardarli con occhi nuovi, cogliendone aspetti che prima non riuscivamo a scorgere e inquietandoci, talvolta, intorno ad essi.
Abbiamo, in qualche modo, sperimentato la visione di Papa Paolo VI, intorno al Credo: ”Senza dubbio la Chiesa ha costantemente il dovere di proseguire lo sforzo di approfondire e presentare, in modo sempre più confacente alle generazioni che si succedono, gli imperscrutabili misteri di Dio, fecondi per tutti di frutti di salvezza” (Omelia di conclusione dell’Anno della Fede – 30 giugno 1968).
Non cambiano le fondamenta della nostra fede, ma come popolo di Dio cerchiamo dentro di esse nuove letture, nuove prospettive che consentano di viverle con maggiore consapevolezza e gioia.
Dal prossimo ottobre, vi informeremo sulla data esatta, riprenderemo il cammino. Questa volta avendo davanti a noi lo Spirito Santo e la Chiesa, cioè la continua presenza di Dio nella storia e noi come popolo di Dio.
Dobbiamo sperare e pregare perché questo percorso ci aiuti a dare un cuore nuovo a ognuno di noi, alla nostra comunità cristiana, alla società nella quale viviamo. Essere Chiesa significa avere una idea di futuro.
Per essere testimoni di un cristianesimo capace di far gioire il cuore per dare speranza, come chiede Papa Francesco nella sua ultima bellissima Enciclica Dilexit Nos, sul cuore di Gesù che ama: “Ne ha bisogno (di essere fuori dall’attuale “logica del mondo”) anche la Chiesa, per non sostituire l’amore di Cristo con strutture caduche, ossessioni di altri tempi, adorazione della propria mentalità, fanatismi di ogni genere che finiscono per prendere il posto dell’amore gratuito di Dio che libera, vivifica, fa gioire il cuore e nutre le comunità”. (Conclusione 219).
Vi aspettiamo, insieme a don Francesco Cosentino, Prof. di Teologia fondamentale alla Università Lateranense e Padre Umberto, per continuare insieme questo cammino.
Ricordiamo che su questo sito, potete trovare tutte le catechesi svolte lo scorso anno (in Preghiere e Riflessioni e poi Credere oggi).
Nei prossimi giorni, pubblicheremo i video degli incontri di quest'anno.
Maurizio Giagnoli
Redazione Parrocchia San Gaetano 29/05/2025
Festa per la fine dell'anno catechistico
Domenica 8 giugno, festeggeremo la fine dell'anno catechistico con la messa e a seguire tanto divertimento.
Appuntamento alla messa delle 10:30: venite indossando una maglietta rossa.
Redazione Parrocchia San Gaetano 29/05/2025
Avvisi Giugno
Domenica 1
ASCENSIONE DEL SIGNORE
Domenica 8
CHIUSURA ANNO CATECHISTICO
ore 10:30: Messa
a seguire merenda e giochi
Sabato 21
PELLEGRINAGGIO A COLLEVALENZA
Domenica 22
CORPUS DOMINI
Domenica 29
SS. PIETRO E PAOLO
Redazione Parrocchia San Gaetano 26/05/2025
Dieci anni fa il nostro incontro con Papa Francesco
Dieci anni fa, il 26 maggio 2015, la nostra parrocchia San Gaetano ha avuto il privilegio di incontrare Papa Francesco.
Una rappresentanza dei vari gruppi parrocchiali, accompagnata da P. Umberto, ha potuto partecipare alla messa del mattino a Santa Marta e, successivamente, incontrare personalmente il Santo Padre per un rapido saluto.
A distanza di dieci anni, il ricordo di quel giorno è ancora vivo, arricchito da un significato ancora più profondo dopo la recente scomparsa di Papa Francesco, tornato alla Casa del Padre il 21 aprile scorso.
Di seguito sarà possibile rivivere quel giorno indimenticabile attraverso le immagini e le testimonianze che ne custodiscono il ricordo, permettendoci di riscoprire l’emozione e la gioia di quel momento speciale.
Redazione Parrocchia San Gaetano 11/05/2025
Pellegrinaggio a Collevalenza
Sabato 21 giugno, la parrocchia organizzerà un pellegrinaggio nella località umbra di Collevalenza, frazione di Todi, famosa per un pozzo miracoloso che ha trasformato un tranquillo paese in una meta di pellegrinaggio conosciuta in tutto il mondo. Per maggiori informazioni, cliccare qui.
Per le iscrizioni, rivolgersi in sacrestia.
Redazione Parrocchia San Gaetano 11/05/2025
Cambio orario della Messa Vespertina
Da domenica 18 maggio
la messa pomeridiana per i giorni festivi e feriali
si celebrererà alle ore 19:00
Redazione Parrocchia San Gaetano 11/05/2025
Avvisi Maggio
Sabato 10
PRIME COMUNIONI
ore 10:00 - ore 12:00
Sabato 17
PRIME COMUNIONI
ore 10:00 - ore 12:00
Domenica 18
CRESIME ADULTI: ore 19:00
Cambio orario messa vespertina
ore 19:00
Giovedì 22
SANTA RITA
Messa e Benedizione delle rose
ore 12:00
GIUGNO
PELLEGRINAGGIO A COLLEVALENZA
21 giugno: info in sacrestia
Redazione Parrocchia San Gaetano 08/05/2025
Preghiera e raccoglimento nel Triduo Pasquale
Ho celebrato la Settimana Santa nella Chiesa di San Gaetano a Roma. Con la messa vespertina prima della Domenica delle Palme, i fedeli avevano già creato un clima di preghiera e di raccoglimento sotto la guida del parroco, P. Umberto. Questo mi ha poi condotto nello spirito di camminare con il Signore Gesù, uniti nel suo mistero pasquale.
IL GIOVEDÌ SANTO
Il Triduo Pasquale è stato un evento speciale e significativo. La liturgia del Giovedì Santo è stata presieduta dal parroco accompagnato dai viceparroci e da me come diacono. I due seminaristi, Abin Mathew e Mevan Rafael, del nostro Collegio Urbano, hanno servito come ministranti all'altare. I due momenti importanti della celebrazione sono stati la lavanda dei piedi e la reposizione del Santissimo Sacramento. Dopo l'omelia, il parroco è sceso dall'altare per commemorare l'umile gesto della lavanda dei piedi compiuto da Gesù come perfetto esempio di servizio e amore; io l'ho seguito per assistere. Mi ha ricordato simbolicamente di vedere Gesù, che si è umiliato (cfr. Fil 2,8), è sceso dal trono e si è disposto a servire e non a essere servito (cfr. Mc 10,45). L'episodio spinge ulteriormente a ricordare Papa Francesco, che con le sue stesse parole e il suo esempio ha chiamato la Chiesa a essere una Chiesa a servizio degli altri. Inoltre il Santissimo Sacramento dopo la Coena Domini è stata divinamente portato in processione in un clima di devozione e adorazione. Il luogo preparato per esporre il Santissimo Sacramento era molto contestualizzato, evidenziando il pellegrinaggio attraverso la Porta Santa. L'adorazione è continuata fino a mezzanotte, ricordando l'importanza di vegliare e pregare (cfr. Mt 26,40-41).
IL VENERDÌ SANTO
Il venerdì si è svolta la liturgia della venerazione della Croce in commemorazione della passione e morte del nostro Salvatore Gesù Cristo. La lettura della Passione è stata eseguita con diversi personaggi (Gesù, Pilato, Pietro, la folla, ecc.), e, sebbene fosse lunga, i fedeli, soprattutto gli anziani, l'hanno ascoltata con pazienza e devozione. Lo svelamento della croce richiama la centralità del momento della morte di Gesù sulla croce, e siamo stati chiamati a trascorrere del tempo in adorazione della croce. Mentre il coro continuava a cantare, i fedeli si sono avvicinati in processione per venerare la Croce. È stato un momento di grazia per me sostenere la Croce; in quel momento ho avuto la sentita grazia di stare in piedi in supporto di Gesù, che ha affrontato la morte per risuscitarmi alla vita.
LA VEGLIA PASQUALE
La celebrazione della Veglia Pasquale è iniziata alle 23:00. Il parroco ha iniziato la Liturgia della Luce presso il parcheggio della chiesa. I fedeli, portando le candele accese dal Cero Pasquale, si sono incamminati verso la Chiesa seguendo il Cero. Poiché, tutte le luci erano spente, la luce del Cero Pasquale ci ha guidato nel tempio del Signore. Successivamente, abbiamo seguito la Liturgia della Parola, la Liturgia del Battesimo e la Liturgia Eucaristica. Vi è stato un momento di grande gioia, proprio nel momento in cui cantavamo la gloria del Signore risorto. Tutta l'assemblea ha partecipato con cuore gioioso alla Risurrezione del Signore. Dopo la celebrazione, ci siamo scambiati gli auguri di buona Pasqua e ognuno è tornato alle proprie case, portando nel cuore la gioia della Pasqua. Il bellissimo messaggio pasquale trasmesso dal parroco potrebbe essere riassunto in queste poche righe: il Signore Risorto, che ha rotolato via la pietra dal sepolcro, venga anche a rotolare via le pietre che chiudono i nostri cuori, rinnovandoci con la grazia della Sua Risurrezione. Che la luce del Cristo Risorto illumini sempre il nostro cammino e riempia il cuore di pace, speranza e amore.
Emmanuel Burh
diacono e studente del Collegio Urbano "de Propaganda Fide"
Redazione Parrocchia San Gaetano 28/04/2025
Un'usanza che viene da lontano
Nella notte tra il 24 ed il 25 aprile, dalle 24 all'una, due giovani dell'Azione Cattolica della nostra parrocchia, Guglielmo Marzetti e Andrea Meduri, hanno vegliato Papa Francesco nella Basilica Vaticana. Una veglia sicuramente faticosa, ma indimenticabile della quale ci danno questa testimonianza.
“Essere lì, accanto al Santo Padre, circondati da una moltitudine silenziosa di fedeli uniti nella preghiera, è stato profondamente toccante. Un misto di emozione, gratitudine e commozione ha accompagnato ogni istante: il cuore colmo di preghiera, lo sguardo rivolto non solo a colui che ha guidato la Chiesa con umiltà e coraggio in questi ultimi dodici anni, ma soprattutto agli occhi dei moltissimi fedeli che silenziosamente sfilavano davanti al corpo di Papa Francesco. Il picchetto d’onore non è stato solo un servizio, ma un modo di restituire una parte dell’amore che il nostro Papa ci ha consegnato in questi anni. Abbiamo rappresentato anche la nostra parrocchia, per la quale abbiamo pregato durante l’ora di servizio, oltre che per il gruppo di Azione Cattolica con cui siamo cresciuti e continuiamo a crescere nella nostra comunità”.
A questo servizio hanno partecipato numerosi giovani dell’A.C., sia romani che provenienti da altre parti d'Italia, per una tradizione nata in seguito a un drammatico episodio che risale alla fine dell'800, durante il funerale di papa Pio IX e che è possibile approfondire cliccando qui.
Redazione Parrocchia San Gaetano 18/04/2025
Tutto il bene che ho fatto è stato grazie a questa comunità
Sabato 12 aprile: festa grande nella parrocchia di San Gaetano a Roma per le nozze d'argento da sacerdote teatino del parroco padre Umberto Micillo, che il 15 aprile 2000 fu consacrato sacerdote e nella nostra comunità ha esercitato i primi 25 anni del suo ministero. Sempre con quello stile fatto di accoglienza e apertura, disponibilità e cura verso tutti, accompagnando ciascuno con affetto sincero e discreto nelle difficoltà e nelle gioie della vita. Così lo ricordano i tanti parrocchiani, amici, confratelli teatini e del clero diocesano, che hanno riempito la chiesa per la messa. Una cifra distintiva di padre Umberto che emerge anche nelle testimonianze raccolte nel libretto Un volo lungo 25 anni, realizzato e distribuito per celebrare questo anniversario.
«Non mi poteva capitare una comunità migliore», sottolinea durante l'omelia padre Micillo, ringraziando i suoi parrocchiani e i sacerdoti teatini. «Tutto il bene che ho fatto è stato grazie a questa comunità. Tutti siete stati pronti ad accettare ogni sfida che vi ho proposto». «In questo libretto - osserva - ci sono solo cose belle, come era immaginabile, ma a leggerlo con attenzione ci sono anche tante cose non dette. Altre mancano: vuol dire che mi dovrò impegnare di più in questa parte che manca».
I ricordi e i ringraziamenti di padre Umberto vanno poi ai genitori, emozionatissimi, e ai fratelli. A don Michele Verolla, il suo parroco di Santa Maria dell'Arco a Frignano, in provincia di Caserta, la parrocchia del suo paese di origine dove ha maturato la vocazione al sacerdozio.
«La nostra è sempre stata una comunità aperta e in dialogo con tutti indistintamente, un cammino ecumenico fatto non di parole, ma di vissuto quotidiano nei rapporti con tutti», ricorda don Michele. Mentre Rosa, la madre di padre Umberto, racconta quando come regalo di diploma suo figlio «chiese di andare con la parrocchia al santuario di Lourdes per prestare servizio e assistenza ai malati e al suo ritorno ci annunciò che si era cresimato e come padrino aveva scelto proprio il parroco don Michele».
Padre Umberto ringrazia anche la comunità dei padri teatini, conosciuta per caso nel 1992 partecipando a un campo estivo a Morlupo, rimanendo «attratto dalla comunione, dalla sintonia e dall'amore percepito tra i giovani preti che ci avevano accolto a Morlupo». Padre Carmine Mazza, l'attuale provinciale dei teatini, tra i concelebranti la messa dell'anniversario di sacerdozio di padre Umberto, sottolinea come diventare preti, ministri di Dio oggi, «significhi rendere presente il Signore in mezzo a noi, amministrare la sua misericordia a chi desidera ricominciare, accogliere e servire la comunità a cui si è inviati».
Il grazie di padre Umberto è anche per suor Paola, la suora recentemente scomparsa, «che mi ha introdotto al mondo del volontariato e a cui devo il coinvolgimento nel servizio in carcere». Infine, un pensiero di gratitudine per due suoi maestri, i padri teatini Luigi, «un padre per me», e padre Vincenzo, del quale a conclusione della celebrazione viene letto un testo autografo scritto proprio per l'ordinazione sacerdotale di padre Umberto.
Emozionante l'esecuzione dell'inno del Giubileo del 2000, evento che sempre legherà padre Umberto al suo sacerdozio.
La festa continua poi nel giardino della parrocchia con il rinfresco, a cui hanno contribuito anche molti parrocchiani, le foto, i ricordi di 25 anni che si intrecciano alle emozioni e ai volti. Quell'enorme biglietto d'auguri sagomato sulla forma della chiesa della parrocchia con i nomi di tutti i parrocchiani al posto dei banchi. Aspettando di ritrovarsi di nuovo insieme a festeggiare i 50 anni di sacerdozio di padre Umberto. Ma l'augurio per tutti lo fa proprio padre Umberto: «riuscire a essere sempre accoglienti e disponibili verso tutti. Il primo impatto con l'altro deve far intravedere un'accoglienza e un'apertura. Va sempre cercato un modo di dire Sì e, se il Sì non può essere detto, allora bisogna accompagnare l'altro alla comprensione del No».
Emanuela Micucci