Credere oggi: ultimo incontro

Ultimo incontro con il teologo Don Francesco Cosentino sul credere oggi

Redazione Parrocchia San Gaetano 16/05/2024 0

Mercoledì 22 maggio, alle 19:00, si terrà nella Cappellina l'ultimo incontro con il teologo Don Francesco Cosentino sul credere oggi.

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Parrocchia San Gaetano 06/01/2022

Epifania del Signore

Mt 2, 1-12

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo».

All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».

Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».

Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.

Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

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Parrocchia San Gaetano 05/12/2021

Seconda Domenica di Avvento

Lc 3, 1-6

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!».

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Redazione Parrocchia San Gaetano 04/06/2022

Ma com’è vestito Dio? Risponde il “Sinodo dei Bambini” di San Gaetano

Tutti i grandi pittori nel rappresentare Dio Padre,  a seconda delle circostanze, l’hanno  vestito o ispirandosi alle usanze ebraiche, oppure alla moda del loro tempo. E così hanno fatto anche i ragazzi del primo anno di catechismo, raffigurandolo con tuniche ed aureole, ma anche in calzoncini da calciatore, immaginandolo mentre sbuca dalle nuvole tendendo le braccia verso  gli uomini oppure mentre cammina  per le strade di un mondo coloratissimo.


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Ma in tutte queste raffigurazioni così diverse e fantasiose c’è sempre un elemento in comune: Dio ci è vicino e sorride, sorride, sorride con amore, tanto che pensando a lui si può disegnare anche solo un cuore festoso.

Con questi disegni esposti nell’atrio della Chiesa, Domenica 29 Maggio i bambini hanno risposto alla domanda: "Come immagini Dio?" che le catechiste  hanno posto loro alla fine dell’anno per far vivere anche ai più piccoli lo spirito di riflessione che caratterizza questa prima fase del Sinodo diocesano. E se Dio sorride, la richiesta: “Cosa vuol dire essere misericordioso?“ coincide sempre con la capacità di perdonare, come il Padre ha fatto con il figlio… scapestrato.


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E amore e perdono ritornano anche negli stemmi  ideati  dai ragazzi del secondo anno nel ritiro che precede la Prima  Comunione: a loro gli stemmi sono stati proposti come sintesi del loro programma di vita cristiana, prendendo ispirazione da una  frase pronunciata dal Beato Carlo Acutis presentato ai bambini nel corso dello stesso ritiro. Amare i nemici è la scelta che compare più spesso, una scelta davvero impegnativa che si affianca a quella di pregare il Padre nel segreto. Tra tutti però colpisce, anche perché rappresenta una scelta unica, lo stemma in cui è raffigurata la lavanda dei piedi in cui il messaggio dello spirito di servizio è stato pienamente recepito. In questa sezione della piccola mostra sono stati inseriti anche gli stemmi di Papa Francesco e del Cardinale Vicario, mons. Angelo De Donatis.


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Infine, colorate, ma impegnative  le  immagini della Comunione disegnate poco prima di ricevere il sacramento: dominante  ovviamente la raffigurazione dell’Ostia consacrata, del pane e del vino, della Messa, ma non mancano spunti interessanti in cui un sacerdote porge l’ostia sormontata da un cuore e in cui il simbolo della croce è unito alla festa per la Resurrezione.

L’ambientazione evangelica della vite e dei tralci, ideata da Barbara,  ha sottolineato la volontà di rimanere uniti al Signore presente in questi messaggi.


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Giovannella

 

 

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Informazioni varie

Sante Messe:
Feriali (mese di luglio): 9:30 - 19:00
Feriali (mese di agosto): 19:00
Festive (mesi di luglio e agosto): 8:30 - 11:00 - 19:00

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