Attività Pastorale

23 articoli nella categoria Attività Pastorale

Redazione Parrocchia San Gaetano 11/04/2024 0

Maria si fa pellegrina nelle nostre famiglie

"Invitiamo Maria a varcare la soglia di tutte le famiglie, così come un tempo, Essa varcò quella della casa di Zaccaria. La preghiamo di portare a tutti lo stesso messaggio di fede materna e di amore." (Giovanni Paolo II, 15 agosto 1980).

La Peregrinatio Mariae, nelle varie forme in cui tradizionalmente veniva proposta, è una di quelle classiche manifestazioni del ricchissimo tesoro della pietà popolare. Possiamo tranquillamente rintracciarne le sue profonde radici nella storia delle nostre comunità.

Ai nostri giorni, per lo più, viene proposta ufficialmente in occasioni ben specifiche in cui un’immagine sacra della Beata Vergine Maria viene a far visita ai fedeli entrando nelle case.

Anche quest’anno in occasione del mese di maggio, tradizionalmente dedicato a Maria, una statua della Madonna visiterà le famiglie della parrocchia invitando tutti alla recita del Rosario comunitario. Il lunedi, il mercoledi e il venerdi, il parroco porterà l’immagine sacra in una famiglia e insieme ai padroni di casa e agli amici invitati reciterà il Rosario. Nei giorni in cui la statua sosterà nella casa, la famiglia sarà invitata a recitare il Rosario come piccola chiesa domestica cercando di coinvolgere il condominio, gli amici e i parenti.

La devozione a Maria nella nostra parrocchia è molto forte, lo si vede dal desiderio di tante famiglie di poter accogliere la statua della Vergine.

La nostra mamma celeste ci protegga e interceda per noi presso il Figlio.

Santa Maria…. Prega per noi

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Redazione Parrocchia San Gaetano 02/04/2024 0

Credere oggi: Io Credo

28/02/2024

Perché il CREDO, pur essendo, liturgicamente, una professione di fede che ci lega tutti, ha come soggetto io?
Perché, prima di tutto, credere è un atto individuale e, in aggiunta, perché il credere è qualcosa di strettamente legato all’identità della persona, riguarda la natura dell’essere umano: è una caratteristica antropologica.

La fede non è un’idea, ma è riporre la propria fiducia nella concretezza: “… ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, … noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia sia perfetta.” Così i primi versetti della Prima lettera di Giovanni, passo di riferimento dell’IO CREDO.
Noi crediamo per avere una vita piena e, affidando la nostra vita a Gesù, per raggiungere la gioia perfetta.

Nelle riflessioni che seguono cercheremo di rispondere alla domanda: - Che cosa significa credere?
Come esseri umani siamo dotati, oltre che di un’intelligenza “funzionale”, di consapevolezza del nostro essere. Siamo dotati di un’interiorità, di una coscienza, che vive in continua tensione. Tensione generata dalla continua ricerca di risposte a domande, quali:

  • Chi sono io?
  • Da dove vengo?
  • Verso dove sto andando?
  • Qual è il senso della mia vita?
  • Come posso essere felice?
  • Qual è il senso della storia?
  • E se tutto finisse con la morte?
  • Vale la pena vivere come ora sto vivendo?

Nessun altro essere vivente è in grado di porsi domande del genere.
L’essere umano è un essere spirituale e, tale dimensione spirituale è una realtà insopprimibile. L’essere umano trascende sé stesso, non vuole limitarsi al “QUI e l’ORA”, ha un “orientamento originario verso la trascendenza” come affermato dal teologo Karl Rahner.

La religione è quella che dà forma e contenuto alle domande principali dell’essere umano.
Dio ci viene incontro con il futuro, ci dice che c’è un DOMANI che supera il “QUI e l’ORA”.

Credere è un atto di fiducia dell’IO promesso da Gesù. Abbiamo fiducia nelle risposte che Gesù dà alle domande principali. Dio non permetterà che la nostra vita vada dissolta nel nulla, ci promette, in prospettiva, che nulla della nostra vita andrà perduto.

In conclusione, “IO CREDO in DIO” è la relazione da sperimentare basata sulla fiducia nella promessa di vita che Dio ci fa in Cristo.

Per approfondire:

  1. Karl Rahner, “Corso fondamentale sulla fede”, Paoline Roma 1977;
  2. Benedetto XVI, Udienza generale del 17 ottobre 2012 (https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2012/documents/hf_ben-xvi_aud_20121017.html);
  3. Benedetto XVI, Udienza generale del 24 ottobre 2012 (https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2012/documents/hf_ben-xvi_aud_20121024.html)
  4. Johann Baptist Metz, “Un credo per l'uomo d'oggi”, Queriniana, 1976

Paolo Colangeli

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Redazione Parrocchia San Gaetano 21/03/2024 0

Credere oggi: riflessione introduttiva

24/01/2024

L’esigenza del credente è quella di essere sempre in cammino. Nel percorso che inizia con questo primo incontro introduttivo, vedremo cosa succede lungo questo cammino. Scopriremo che noi crediamo diversamente da come credevano i primi cristiani e, stesso noi, ora crediamo differentemente rispetto a come credevamo da adolescenti.

Se qualcuno ci chiedesse: - Mi dici in parole semplici che cosa vuol dire per te credere? -, noi, come risponderemmo? La risposta è il CREDO, sintesi della fede e di ciò che crediamo. Il CREDO è il simbolo del credente. Il simbolo, con riferimento all'uso dell'antica Grecia, era il mezzo di riconoscimento che si otteneva spezzando irregolarmente in due parti un oggetto, in modo che il possessore di una delle due parti potesse farsi conoscere facendole combaciare.

Con il CREDO noi rappresentiamo quella metà che vuole ricongiungersi con l’altra metà del simbolo che è Dio. Ma il CREDO, per la sua formulazione attuale, è poco comprensibile e distante dalla vita attuale. La nostra fede va espressa in nuovi termini. Occorre ripensare e ridire la fede.

L’esigenza condivisa è ritornare consapevolmente alla fede, intesa come relazione viva con un Dio vivo. In un mondo che ha perso il senso di Dio, che soffre di indifferenza a Dio e in cui il linguaggio e il messaggio cristiano sono irrilevanti, il percorso che oggi iniziamo coglie l’urgenza di declinare in maniera nuova la nostra fede ripensando alla nostra relazione con Dio.

Paolo Colangeli

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Redazione Parrocchia San Gaetano 08/01/2024 0

Preparazione al Matrimonio nel 2024

Il matrimonio è un lungo viaggio che dura tutta la vita! (Papa Francesco).

Il corso si terrà in Parrocchia in 10 incontri settimanali a partire da lunedì 22 gennaio alle ore 21. Per iscriversi, sarà sufficiente contattarci.

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Redazione Parrocchia San Gaetano 07/11/2023 0

Apertura del Centro di Ascolto

Ogni mercoledì, a partire dal 4 ottobre, dalle 9:00 alle 11:00, è aperto in parrocchia il Centro di Ascolto della Caritas.

I volontari della Caritas Parrocchiale sono a disposizione per l’ascolto e l’accompagnamento con i servizi offerti dalla Caritas Diocesana nei locali della Parrocchia con accesso dal cortile.

Di seguito il volantino che è possibile scaricare.

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