Attività Pastorale
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Redazione Parrocchia San Gaetano 29/05/2025 0
Credere oggi: il percorso del secondo anno
Mercoledì 21 maggio, con un breve incontro e un successivo momento di convivialità, abbiamo concluso la seconda parte della catechesi sul Credo.
Dopo il primo anno, nel quale abbiamo percorso la prima parte del Credo, e cioè Dio/Padre/Creatore, quest’anno abbiamo concentrato la nostra attenzione sulla parte successiva e cioè su Gesù Signore, Figlio di Dio, disceso dal cielo, crocifisso risorto, asceso al cielo, di nuovo verrà nella gloria a giudicare i vivi e i morti, il suo Regno non avrà mai fine.
Abbiamo continuato a porci la domanda con la quale iniziammo lo scorso anno, e cioè se abbiamo mai riflettuto su quello che pronunciamo nel Credo, sulle basi della fede. Dicendoci che avevamo bisogno di “ridire la nostra fede”.
È stato un bellissimo confronto con le fondamenta della nostra fede cristiana, ma per nulla facile e scontato. Ci siamo tutti interrogati sugli enunciati della fede imparando anche a guardarli con occhi nuovi, cogliendone aspetti che prima non riuscivamo a scorgere e inquietandoci, talvolta, intorno ad essi.
Abbiamo, in qualche modo, sperimentato la visione di Papa Paolo VI, intorno al Credo: ”Senza dubbio la Chiesa ha costantemente il dovere di proseguire lo sforzo di approfondire e presentare, in modo sempre più confacente alle generazioni che si succedono, gli imperscrutabili misteri di Dio, fecondi per tutti di frutti di salvezza” (Omelia di conclusione dell’Anno della Fede – 30 giugno 1968).
Non cambiano le fondamenta della nostra fede, ma come popolo di Dio cerchiamo dentro di esse nuove letture, nuove prospettive che consentano di viverle con maggiore consapevolezza e gioia.
Dal prossimo ottobre, vi informeremo sulla data esatta, riprenderemo il cammino. Questa volta avendo davanti a noi lo Spirito Santo e la Chiesa, cioè la continua presenza di Dio nella storia e noi come popolo di Dio.
Dobbiamo sperare e pregare perché questo percorso ci aiuti a dare un cuore nuovo a ognuno di noi, alla nostra comunità cristiana, alla società nella quale viviamo. Essere Chiesa significa avere una idea di futuro.
Per essere testimoni di un cristianesimo capace di far gioire il cuore per dare speranza, come chiede Papa Francesco nella sua ultima bellissima Enciclica Dilexit Nos, sul cuore di Gesù che ama: “Ne ha bisogno (di essere fuori dall’attuale “logica del mondo”) anche la Chiesa, per non sostituire l’amore di Cristo con strutture caduche, ossessioni di altri tempi, adorazione della propria mentalità, fanatismi di ogni genere che finiscono per prendere il posto dell’amore gratuito di Dio che libera, vivifica, fa gioire il cuore e nutre le comunità”. (Conclusione 219).
Vi aspettiamo, insieme a don Francesco Cosentino, Prof. di Teologia fondamentale alla Università Lateranense e Padre Umberto, per continuare insieme questo cammino.
Ricordiamo che su questo sito, potete trovare tutte le catechesi svolte lo scorso anno (in Preghiere e Riflessioni e poi Credere oggi).
Nei prossimi giorni, pubblicheremo i video degli incontri di quest'anno.
Maurizio Giagnoli
Redazione Parrocchia San Gaetano 11/05/2025 0
Pellegrinaggio a Collevalenza
Sabato 21 giugno, la parrocchia organizzerà un pellegrinaggio nella località umbra di Collevalenza, frazione di Todi, famosa per un pozzo miracoloso che ha trasformato un tranquillo paese in una meta di pellegrinaggio conosciuta in tutto il mondo. Per maggiori informazioni, cliccare qui.
Per le iscrizioni, rivolgersi in sacrestia.
Redazione Parrocchia San Gaetano 08/05/2025 0
Preghiera e raccoglimento nel Triduo Pasquale
Ho celebrato la Settimana Santa nella Chiesa di San Gaetano a Roma. Con la messa vespertina prima della Domenica delle Palme, i fedeli avevano già creato un clima di preghiera e di raccoglimento sotto la guida del parroco, P. Umberto. Questo mi ha poi condotto nello spirito di camminare con il Signore Gesù, uniti nel suo mistero pasquale.
IL GIOVEDÌ SANTO
Il Triduo Pasquale è stato un evento speciale e significativo. La liturgia del Giovedì Santo è stata presieduta dal parroco accompagnato dai viceparroci e da me come diacono. I due seminaristi, Abin Mathew e Mevan Rafael, del nostro Collegio Urbano, hanno servito come ministranti all'altare. I due momenti importanti della celebrazione sono stati la lavanda dei piedi e la reposizione del Santissimo Sacramento. Dopo l'omelia, il parroco è sceso dall'altare per commemorare l'umile gesto della lavanda dei piedi compiuto da Gesù come perfetto esempio di servizio e amore; io l'ho seguito per assistere. Mi ha ricordato simbolicamente di vedere Gesù, che si è umiliato (cfr. Fil 2,8), è sceso dal trono e si è disposto a servire e non a essere servito (cfr. Mc 10,45). L'episodio spinge ulteriormente a ricordare Papa Francesco, che con le sue stesse parole e il suo esempio ha chiamato la Chiesa a essere una Chiesa a servizio degli altri. Inoltre il Santissimo Sacramento dopo la Coena Domini è stata divinamente portato in processione in un clima di devozione e adorazione. Il luogo preparato per esporre il Santissimo Sacramento era molto contestualizzato, evidenziando il pellegrinaggio attraverso la Porta Santa. L'adorazione è continuata fino a mezzanotte, ricordando l'importanza di vegliare e pregare (cfr. Mt 26,40-41).
IL VENERDÌ SANTO
Il venerdì si è svolta la liturgia della venerazione della Croce in commemorazione della passione e morte del nostro Salvatore Gesù Cristo. La lettura della Passione è stata eseguita con diversi personaggi (Gesù, Pilato, Pietro, la folla, ecc.), e, sebbene fosse lunga, i fedeli, soprattutto gli anziani, l'hanno ascoltata con pazienza e devozione. Lo svelamento della croce richiama la centralità del momento della morte di Gesù sulla croce, e siamo stati chiamati a trascorrere del tempo in adorazione della croce. Mentre il coro continuava a cantare, i fedeli si sono avvicinati in processione per venerare la Croce. È stato un momento di grazia per me sostenere la Croce; in quel momento ho avuto la sentita grazia di stare in piedi in supporto di Gesù, che ha affrontato la morte per risuscitarmi alla vita.
LA VEGLIA PASQUALE
La celebrazione della Veglia Pasquale è iniziata alle 23:00. Il parroco ha iniziato la Liturgia della Luce presso il parcheggio della chiesa. I fedeli, portando le candele accese dal Cero Pasquale, si sono incamminati verso la Chiesa seguendo il Cero. Poiché, tutte le luci erano spente, la luce del Cero Pasquale ci ha guidato nel tempio del Signore. Successivamente, abbiamo seguito la Liturgia della Parola, la Liturgia del Battesimo e la Liturgia Eucaristica. Vi è stato un momento di grande gioia, proprio nel momento in cui cantavamo la gloria del Signore risorto. Tutta l'assemblea ha partecipato con cuore gioioso alla Risurrezione del Signore. Dopo la celebrazione, ci siamo scambiati gli auguri di buona Pasqua e ognuno è tornato alle proprie case, portando nel cuore la gioia della Pasqua. Il bellissimo messaggio pasquale trasmesso dal parroco potrebbe essere riassunto in queste poche righe: il Signore Risorto, che ha rotolato via la pietra dal sepolcro, venga anche a rotolare via le pietre che chiudono i nostri cuori, rinnovandoci con la grazia della Sua Risurrezione. Che la luce del Cristo Risorto illumini sempre il nostro cammino e riempia il cuore di pace, speranza e amore.
Emmanuel Burh
diacono e studente del Collegio Urbano "de Propaganda Fide"
Redazione Parrocchia San Gaetano 03/04/2025 0
Vorrei essere una porta: cronaca del pellegrinaggio giubilare
“Bella esperienza comunitaria, grazie Padre Umberto.”
“Grazie, Padre Umberto, è stato un Giubileo bellissimo e poi tutti in famiglia."
“Grazie, padre Umberto, un momento di condivisione e spiritualità bellissimo.”
“Una bella mattinata di comunità in preghiera, grazie a tutti.”
“Complimenti al gruppetto di ragazzini, che sono stati davvero angelici!”
E gli angelici ragazzini: “Passando la porta Santa ci siamo emozionati e poi quello che ci ha colpito tanto sono stati i ritratti dei Papi e la grandezza della Basilica“ e anche gli auricolari, aggiungono le catechiste.
Questi i commenti arrivati nelle varie chat dopo l’esperienza del Giubileo parrocchiale di sabato 22 marzo alla Basilica di San Paolo. All’invito del parroco hanno risposto in tanti, più di 200 persone e soprattutto molte famiglie, dai nonni ai nipotini, che hanno proprio trasmesso l’immagine della nostra comunità.
Un Giubileo preparato da tempo sia nella messa parrocchiale delle 10,30 con le pillole di Padre Umberto, sia nei gruppi di catechismo, momenti in cui sono stati messi a fuoco gli aspetti storici, ma soprattutto i temi della Misericordia di Dio Padre e della Speranza. La preparazione poi è continuata durante il viaggio in pullman dove, quattro persone appositamente scelte per le loro capacità comunicative, hanno presentato la figura di San Paolo e alcuni aspetti della Basilica scelta come meta del pellegrinaggio.
Molto sentito ed emozionante è stato il cammino all’interno del chiostro della Basilica per arrivare alla Porta Santa, animato dai canti del coro parrocchiale, piccolo pellegrinaggio durante il quale sono stati proposti per la riflessione di tutti brani evangelici e salmi.
Poco prima del passaggio gli adulti hanno pregato con queste parole:
Vorrei essere una porta chiusa a invidia e avidità, aperta al dono ed all’offerta.
Vorrei essere una porta che allontana freddo e gelo, che protegge e fa incontrare.
Vorrei essere una porta chiusa all’egoismo, aperta all’amore del prossimo e alla comprensione.
Vorrei essere una porta che a te, Signore, offre una casa ed agli altri, amore, tempo e sicurezza,
così che, quando verrai e busserai alla mia porta, mi troverai sempre vigilante.
Invece i ragazzi hanno pregato così:
Gesù, tu sei la vera porta e attraverso di te posso incontrare Dio.
Grazie di avermi perdonato. Essere perdonati è bello.
È ricevere un grande abbraccio da Te e dal Padre.
Donami di essere anche io, in questo Giubileo, una piccola porticina,
attraverso cui i miei familiari ed i miei amici possonoincontrarti
e conoscere com’è bello averti accanto sempre.
Aiutami ti prego a non dimenticare mai che, come il Padre ha sempre perdonato,
così anche io devo imparare a perdonare gli altri per riaccendere in tutti la speranza e la pace.
Amen.
Nella Basilica poi è stata celebrata l’Eucarestia presieduta da don Rafael, giovane sacerdote brasiliano che nel pomeriggio ha anche incontrato i genitori dei ragazzi del catechismo, mentre i figli erano impegnati in un momento di riflessione quaresimale.
La foto di gruppo di rito ha concluso questo intenso momento di spiritualità comunitaria che molti hanno chiesto di replicare a Settembre.
Giovannella
Redazione Parrocchia San Gaetano 14/03/2025 0
Pellegrinaggio alla Basilica di San Paolo
Per il pellegrinaggio che abbiamo organizzato per sabato 22 marzo, alla Basilica di San Paolo Fuori Le Mura, abbiamo ancora dei posti disponibili.